Differenze tra le versioni di "Talea da stelo floreale - Cephalotus"
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+ | == Voci correlate == | ||
+ | *[[Cephalotus follicularis]] | ||
+ | *[[Talea da foglia-Cephalotus]] | ||
+ | *[[Cloni e Cultivar di Cephalotus]] | ||
+ | *[[Terrario]] | ||
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+ | Autori: Anna Baruscotti, Claudio | ||
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+ | [[Categoria:Cephalotus]] |
Versione attuale delle 03:41, 28 giu 2012
Il Cephalotus, come molte altre piante carnivore, è riproducibile per via asessuata. Uno dei metodi applicabili è quello della talea da stelo floreale. La fioritura sottrae molte energie a questa pianta, quindi in caso di esemplari piccoli o debilitati è preferibile sopprimere gli steli al loro formarsi. Se le piante sono invece adulte e in salute, si può decidere di lasciar allungare gli steli e reciderli per ottenere nuove piante.
Il procedimento è molto simile a quello per la talea da stelo floreale di Dionaea
Lo stelo va reciso quando raggiunge un'altezza di almeno 5 cm.Iil taglio è da effettuarsi alla base dove le cellule meristematiche sono più abbondanti, il più vicino possibile al rizoma, stando attenti a non intaccare quest'ultimo. Utilizzare forbici ben pulite e possibilmente sterilizzandone le lame.
E' in seguito necessario preparare il vaso in cui si vuole alloggiare la talea: un mix di torba e perlite è sufficiente per ottenere una buona radicazione, ma è preferibile l'uso di sfagno vegetante in superficie, che favorisce il mantenimento dell'umidità. E' possibile sia appoggiare la talea sullo sfagno, distesa, sia piantarla in verticale nel substrato.
A questo punto non dobbiamo fare altro che tenere la talea in una posizione luminosa, ma al riparo dall'accessiva insolazione, elle normali temperature primaverili/estive, avendo cura di mantenere il substrato umido.
Con un po' di fortuna si dovrebbero vedere spuntare le prime foglioline in un tempo variabile da alcune settimane a qualche mese. Uno stelo non avvizzito nel giro delle prime due/tre settimane indica probabilmente la buona riuscita della talea.
Voci correlate
Autori: Anna Baruscotti, Claudio
Fonte img: Anna Baruscotti