Sarracenia rubra
IndiceIntroduzioneSarracenia rubra è una pianta carnivora appartenente al genere Sarracenia; il nome della specie rubra è un aggettivo latino (ruber) che significa "rosso", riferito al tipico colore rossastro del fiore. Esistono diverse controversie sulla tassonomia corretta di questa specie. Attualmente sono comunque riconosciute 5 diverse sottospecie:
Nomi comuni più diffusiSweet pitcher plant. Il nome presenta, tuttavia, alcune difficoltà di interpretazione: il termine “sweet” è un aggettivo inglese che ha il significato di dolce collegandosi pertanto al gradevole profumo emanato dal fiore (molto dolce, differente dall'odore acre dei fiori di S. flava e di altre specie di Sarracenia); altri studiosi, insistendo sulla S maiuscola, sostengono che prenda il nome dal botanico Robert Sweet.
Habitat e Distribuzione GeograficaIn natura possiamo trovarla in alcune aree del sud Alabama e Mississipi, in Florida, in Georgia ed in zone costiere di Virginia Carolina del nord e Carolina del sud. (In seguito è riportata la distribuzione dettagliata delle sottospecie). L’habitat tipico della rubra sono i prati umidi: sono essenzialmente torbiere a cielo aperto molto umide a causa della vicinanza con un corso d’acqua oppure per il substrato paludoso. Il terreno presenta agenti drenanti come sabbia di quarzo, graniglia ecc. Gli ascidi tendono ad assumere diverse colorazioni in proporzione alla quantità di luce ricevuta ed alla sottospecie di appartenenza. Il substrato è costituito inoltre da materia organica come corteccia d’albero, aghi di pino ecc. La presenza di sfagno vivo poi mantiene l’umidità e tiene basso il ph del terreno che risulta pertanto acido. ClimaIl clima è temperato-caldo. Durante i mesi estivi le temperature diurne oscillano tra i 25-30° Celsius con picchi occasionali di 35°. Le temperature minime invernali si aggirano sui 0° gradi, ma possono scendere anche fino ai -10° senza creare particolari difficoltà alle Sarracenie. Tuttavia periodi prolungati a temperature al di sotto di quest’ultima sono da evitare in quanto la pianta potrebbe risentirne. In pratica il clima assomiglia al nostro, con la sola differenza rispetto a noi che le precipitazioni sono rovesciate, elevate in estate e rare in inverno: di conseguenza estati umide e inverni asciutti. Descrizione della piantaQuesta Sarracenia, al contrario di moltre altre specie, non produce dei veri e propri phyllodia: durante i periodi di stress e semplicemente non ideali per le crescita, produce degli ascidi phyllodiformi, ovvero delle foglie piatte ed ondulate simili in tutto a phyllodia, ma con ancora delle caratteristiche proprie degli ascidi (ovvero un opercolo, un peristoma ed un ingresso per la trappola).
Gli ascidi (in inglese "pitcher" ) hanno invece altezze è comprese tra i 15 ed i 65 cm (a seconda delle sottospecie) e l’ampiezza della bocca (ingresso dell'ascidio) non supera in diametro i 6 cm. Tipico della Sarracenia rubra è l’aspetto molto pronunciato dell’opercolo (il "tettuccio" formatosi dalla continuazione della foglia, che ha la funzione di riparare l’apertura e quindi impedire l’entrata della pioggia, preservando così le secrezioni digestive contenute al suo interno). Tuttavia, distinguere una S. rubra da una S. alata non è difficile se si ha un po’ di esperienza e se si pone la giusta attenzione ad esaminare queste caratteristiche:
Confusione potrebbe esserci nei casi delle varianti anthocyanin free, dotate di fiori verdini, oppure nella variante "yellow flower" propria di alcuni esemplari della sottospecie wherryi. Curiosità sui fiori di S. rubra: nell'80% degli esemplari, il retro dei petali è verde con screziature rosse, mentre nel 20% dei casi i petali sono interamente rossi sia nel fronte che nel retro.
Ciclo vitaleLa S. rubra è una pianta perenne. Tuttavia il mutamento delle stagioni interviene sullo sviluppo della pianta. Osserviamone a grandi linee i comportamenti durante l’anno:
In primavera, come tutte le Sarracenie e moltissime altre piante carnivore, anche la Sarracenia rubra si risveglia con l’innalzamento delle temperature. Inizia così a produrre numerosi ascidi: infatti dopo un lungo periodo di riposo (inverno) la pianta ha recuperato tutte le forze.
L’estate è la stagione più produttiva di ascidi per la S. rubra. Per quanto riguarda il fiore, nell’ovario continuerà la maturazione dei semi ed arriverà ad ultimarsi con l’inizio dell’autunno.
Durante l’autunno la S. rubra produce ancora ascidi, anche se meno belli rispetto a quelli estivi. Il fiore ormai è appassito e l’ovario è giunto al capolinea della maturazione:i semi, ormai maturi, cadono a terra (inizia il periodo della stratificazione naturale). Accade tuttavia che qualche seme germogli prima, obbligando le nuove plantule appena nate ad affrontare le basse temperature. Il progressivo abbassamento delle temperature induce una preparazione al riposo vegetativo e in conseguenza il rallentamento della produzione di ascidi.
Con la diminuzione delle ore di luce e l’abbassamento delle temperature, la S. rubra smette di produrre ascidi, tuttavia è possibile vedere una lenta emissione di ascidi phyllodiformi. ColtivazioneSi coltiva come le altre piante del genere Sarracenia.
Malattie e parassitiCome tutte le Sarracenie, anche la S. rubra è soggetta ad attacchi da parte di funghi quali: E di parassiti quali:
Le sottospecieLa sarracenia Rubra si divide in cinque sottospecie:
Sarracenia rubra subsp. rubraE' la sottospecie più piccola, che raggiunge un'altezza di solito compresa tra i 15 e i 45 cm, con bocca larga 1,5-2,5 cm.
Sarracenia rubra subsp. jonesiiQuesta sottospecie è particolarmente a rischio di estinzione; vive in zone con un’altitudine maggiore rispetto alle altre sottospecie. Si riscontrano esemplari nelle montagne della Carolina del Nord e della Carolina del Sud. Pertanto di tratta di una pianta molto resistente al freddo.
Sarracenia rubra subsp. gulfensisLa troviamo principalmente in zone costiere a ridosso del golfo della Florida (da qui proviene il nome). Tuttavia è conosciuta anche con il nome di Schnell's pitcher plant, dal nome dello scopritore Donald Schnell.
Produce ascidi abbastanza grandi che possono arrivare a misurare poco più di 60 cm con opercoli più larghi rispetto alle altre sottospecie. Di base verde, l’ascidio assume colorazioni più intense verso il rossastro (in base anche al grado di insolazione) con striature e venature violacee.
Sarracenia rubra subsp. alabamensisPrende il nome dalla zona in cui si trovano la maggior parte degli esemplari.
Sarracenia rubra ssp. wherryiHa caratteristiche simili alla subsp. alabamensis (di cui in pratica ne rappresenta "la miniatura", essendo la subsp. wherryi mediamente più piccola rispetto alla subsp. alabamensis), infatti occupa un areale simile (limitata alla parte meridionale dell’Alabama). L’ascidio assume colori che vanno dal verde al rosa pallido fino al rossastro e il peristoma può talvolta essere tinto di rosso, ma presenta comunque meno venature rispetto alle altre sottospecie.
Anche gli ascidi di S. rubra subsp. wherryi presentano lievissime areolature (ancora meno marcate, e quindi quasi impercettibili) come quelle di S. rubra subsp. alabamensis.
Gli ascidi sono alti tra i 28 ed i 45 cm e larghi tra i 3,5 ed i 5,5cm, ma esistono degli esemplari provenienti da Chatom (situata nella contea di Washington dello stato dell'Alabama), detti "Chatom Giant", che presentano ascidi ancora più imponenti.
Voci correlate
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