Montaggio impianto ad osmosi inversa

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Il principio

L'osmosi inversa (abbreviazione: RO, dall'inglese Reverse Osmosis) é una tecnologia che riesce a trattenere dal 90 al 99,9 % delle sostanze disciolte nell'acqua. E' infatti il processo in cui si forza il passaggio delle molecole di solvente dalla soluzione più concentrata alla soluzione meno concentrata ottenuto applicando alla soluzione più concentrata una pressione maggiore della pressione osmotica. Si consiglia la lettura della scheda Wikiplants sull'osmosi inversa per ulteriori chiarimenti.

Osmosi-schema.jpg

Il kit

Un impianto ad osmosi inversa a tre stadi (quello più comunemente usato nella coltivazione di piante carnivore) è composto dalle seguenti parti:

  • I° Stadio - cartuccia sedimenti (filtro fino a 5 micron): fermando le particelle fino a 5 micron rimuove efficacemente sporcizia, ruggine e particelle di sabbia;
  • II° stadio - cartuccia al carbone (prefiltro ai carboni attivi): Elimina il 99% di cloro e residui chimici organici;
  • III° stadio - Membrana ad osmosi inversa : Una membrana semipermiabile di alta qualità, composta da una sottile pellicola, riesce a rimuovere la quasi totalità dei contaminanti che si possono trovare nell'acqua, come per esempio: bario, bicromato e potassio, mercurio, sodio, cadmio, fluoro, nitrito, nitrato, selenio ecc.


Di seguito sono rappresentati gli schemi di funzionamento di due impianti ad osmosi inversa rispettivamente a tre e a due stadi:

Impianto ad osmosi inversa a tre stadi
Impianto ad osmosi inversa a due stadi
A - ENTRATA ACQUA

B - CARTUCCIA SEDIMENTI

C - RACCORDI TUBO 1/4"

D - CLIPS DOPPIE

E - TUBO RACCORDO CARTCCIA CARBONE

F - USCITA ACQUA OSMOTICA

G - USCITA ACQUA DI SCARTO

H - CARTUCCIA CARBONE

I - VESSEL CON MEMBRANA

L - RIDUTTORE DI FLUSSO

Il montaggio

Di seguito sono indicate le varie fasi che permettono di montare correttamente un impianto ad osmosi inversa a tre stadi.


Le varie parti di un impianto ad osmosi inversa a tre stadi
L'impianto ad osmosi inversa a tre stadi è composto da due filtri (uno a carboni attivi), una membrana, un vessel con chiusura a vite, tre tubi (arancio, bianco e blu) e tutta una serie di raccordi.
Aprire il vessel più grande
Come prima cosa si deve svitare la vite che collega il vessel grande (quello con la chiusura a vite) con quello piccolo, in maniera da poter svitare il tappo del primo e dividere i due.
Posizionare la membrana nel vessel
A questo punto si deve posizionare la membrana (cilindro blu imbustato) nel vessel. Questa è un'operazione da fare con molta cura in quanto potrebbe compromettere il funzionamento dell'impianto. La membrana ad osmosi inversa si deve posizionare in maniera tale che la guarnizione nera sia rivolta verso l'alto: all'interno infatti è presente un alloggiamento con un piccolo solco in corrispondenza di dove deve andare. Una volta alloggiata la membrana, richiudere il vessel avvitando bene il coperchio, e riavvitare la vite che lo collega al vessel piccolo (che contiene il filtro a carboni a ttivi).
Agganciare il filtro sedimenti. In questa foto è visibile anche il riduttore di pressione, che andrà collegato a valle del tubo arancione di scarto.
Mediate gli appositi agganci (che si incastrano sul vessel centrale e sul filtro a sedimenti) si deve agganciare il cilindro bianco sul lato sinistro del vessel centrale.
Collegare il filtro sedimenti al filtro a carboni attivi
Utilizzando il tubicino bianco, si deve collegare l'uscita del filtro sedimenti all'entrata del filtro a carboni attivi: l'uscita del filtro a sedimenti è quella opposta al tappo a vite.
Collegare il filtro sedimenti al filtro a carboni attivi
Questa uscita deve essere collegata all'ingresso del filtro a carboni attivi: infatti il funzionamento dell'impianto prevede che l'acqua attriversi prima il filtro a sedimenti, poi quello a corboni attivi per poi entrare nella membrana ed essere distillata.
Collegare il raccordo per avvitare l'impianto al rubinetto
L'ultima cosa da fare è quella di collegare il tubo bianco (che porta l'acqua nel filtro sedimenti) al raccordo nichelato che permette di collegare l'impianto ad una fontana. Il tubo blu è l'uscita dell'acqua osmotica, mentre quello arancione è l'uscita dell'acqua di scarto. Il bussolotto dove è collegato il tubo arancione è il riduttore di pressione.

Avvertenze

Per un corretto funzionamento dell'impianto è importante seguire i seguenti consigli:

  • I primi 20-30 litri circa di acqua osmotica prodotta durante il primo avvio dell'impianto deve essere scartati, perchè inquinate da tutte le sostanze contenute nella membrana per la sua conservazione (quindi dobbiamo considerarlo come una specie di "rodaggio");
  • Non lasciare inattivo l’impianto per un tempo superiore a 15-30 giorni, per evitare la formazione di pericolosi batteri all'interno della membrana;
  • Sostituire i filtri e la membrana seguendo la tempistica consigliata dalla casa costruttrice (solitamente non prima di uno o due anni dall'istallazione).
  • E' bene, soprattutto in occasione della sostituzione dei filtri, rimuovere il riduttore di pressione e far girare l'impianto "a vuoto" per qualche minuto: aiuterà a pulire accuratamente la membrana ad osmosi inversa.