Dionaea muscipula

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Dionaea Muscipula
Dionea muscipula (foto by Lamegrower)
Nome scientifico: Dionaea Muscipula
Nome comune: Venere AcchiappaMosche
Famiglia: Droseraceae
Distribuzione: America settentrionale, Carolina del Nord e del Sud
Habitat: torbiere
Tipo di trappola: a scatto




Introduzione

La Dionaea Muscipula (comunemente chiamata "Dionea" in Italia), è una pianta paludaria proveniente dagli Stati Uniti e appartenente alla famiglia delle Droseracee. Descritta per la prima volta nel 1768 da J.Ellis,vive in natura in terreni acidi e paludosi, dove è sempre esposta alla luce diretta del sole. In primavera la pianta esce dal riposo vegetativo (una sorta di letargo) e comincia a produrre le foglie con le trappole, con cui preda innumerevoli insetti. I fiori della dionea sono di colore bianco. In genere molte persone preferiscono tagliare il fiore appena spunta, perchè debilita molto la pianta. Al termine della fioritura la pianta riprende a produrre le trappole mentre quelle più vecchie iniziano ad ingiallire fino a diventare completamente nere. Nel periodo estivo le trappole restano ben tese e le foglie assumono un colore vivo, mentre in autunno con l'abbassarsi delle temperatura la pianta inizia a produrre sempre meno foglie con trappole sempre più piccole, fino ad andare completamente in letargo.

Distribuzione ed Habitat

Principalmente distribuita in America settentrionale , nelle torbiere del Nord-Sud Carolina.Anche se ormai si è diffusa anche in New Jersey in California e in una piccola zona della Florida.

Cresce principalmente in torbiere, luoghi umidi ed ambienti paludosi del Nord America. Queste piante,pur proveniendo da zone con inverni aridi ed estati piovose, riescono ad adattarsi con estrema facilità al nostro clima caratterizzato da inverni piovosi ed estati aride



Variabilità

Unica rappresentante del genere Dionaea, la D. muscipula ha ovviamente una variabilità molto più limitata rispetto per esempio al Genere Sarracenia (che può contare su molte specie con varietà e sottospecie). Ad accontentare però l'insaziabile spirito collezionistico dell'essere umano ci hanno pensato i coltivatori di piante carnivore, che tramite ibridazioni(anche se in questo caso, essendo lo stessa specie, è più corretto parlare di incroci) ed autoimpollinazioni, hanno selezionato molti cloni e cultivar diversi fenotipicamente rispetto alla forma canonica di Dionaea (le caratteristiche più diffuse in natura sono quelle di avere picciolo verde con trappola rossa soltanto all'interno dei lobi).
C'è inoltre da dire che normalmente le Dionee tendono a formare foglie erette verso il cielo nei periodi più caldi (per dissipare il calore) e foglie radenti al terreno nei periodi più freddi (per conservare calore), esistono però cloni o cultivar specifici che hanno la peculiarità di produrre quasi unicamente un tipo o l'altro di foglia in ogni periodo dell'anno: alcuni esempi di Dionea con foglie erette quasi tutto l'anno sono la D. "Spider" e la D. "Long Erect Petiole", mentre un tipico esempio di Dionea a foglie sempre radenti al suolo è la D. "Prostrata".

Si rimanda alla scheda sui Cloni e Cultivar di Dionaea per ulteriori dettagli

Ecco due esempi di Dionaea diversi dalla variante classica:

Dionea Long Erect Petiole
Dionea Royal Red

Anatomia della pianta

Rizoma e radici

Rizomottodionea.JPG
Ecco come si presenta una Dionaea "messa a nudo": rizoma ben bianco e radici carnose nere con punte bianche (Foto by Morghana)

Tipo di trappola

A scatto (tagliola).
Per ulteriori chiarimenti sui meccanismi di chiusura, consultare questa pagina

Macro di una trappola di Dionaea
foto al microscopio (ingrandimento 100x) di ghiandole digestive di Dionaea
foto al microscopio (ingrandimento 100x) di peletto sensitivo (Trigger) di Dionaea
foto di peletto sensitivo (Trigger) di Dionaea

Fiore

La pianta nel periodo primaverile produce fiori generalmente di piccole dimensioni , con un diametro che non supera i 2 cm e di color bianco, sorretti da uno stelo che raggiunge anche i 30 cm . Vedremo ora l'evoluzione del fiore: dalla produzione di un timido bocciolo fino alla completa apertura dei fiori.

Stelo floreale che fa "capolino" dal punto di crescita della Dionea
Stelo floreale in ascesa
Stelo floreale con fiori quasi pronti all'apertura
Fiori di Dionaea aperti

Coltivazione

Dionaea muscipula in coltivazione
  • Chi vuole iniziare a coltivare questo genere di pianta per prima cosa deve assicurarsi di avere un posto ben soleggiato dove poterla mettere, perchè come detto in precedenza la dionea ha bisogno di molto sole.
  • Il terreno acido ideale è la torba acida di sfagno, chiamata anche torba bionda di sfagno, che può esser miscelata con perlite fino al 50%.
  • Ha bisogno di acqua demineralizzata, piovana oppure da osmosi inversa. In alternativa può essere utile anche l'acqua di scarto del condizionatore ma solo se l'impianto è nuovo.


Ora che abbiamo le cose essenziali prepariamo il terreno dove piantare la nostra piantina, mettendo la miscela di torba e perlite in un recipiente con acqua e mescolando, come fosse cemento, fino ad ottenere un amalgama ben idratato. Fatto ciò prendiamo la torba,la strizziamo per eliminare l'acqua in eccesso e riempiamo il nostro vaso, pressando la torba il giusto. Effettuiamo un foro al centro del vaso e piantiamo la dionea, accostando poi con le mani la torba attorno alla piantina,facendo in modo che le foglie siano allo stesso livello del terreno e che la parte bianca della pianta stia ben interrata. Ora prendiamo un sottovaso riempiamolo d'acqua, almeno 2-3 centimetri d'acqua devono esserci sempre e poi immergiamoci il vaso contenente la piantina.

Riposo vegetativo

Queste piante hanno bisogno di un riposo vegetativo invernale: in questo periodo la Dionea non ha bisogno di molta luce (ma ovviamente una esposizione soleggiata mette al riparo da attacchi funginei), ed è sufficiente mantenere umido il substrato, eventualmente togliendo anche il sottovaso. E' molto importante assicurarsi che la pianta in dormienza, soprattutto se giovane, non sia soggetta a forti e prolungate gelate, che potrebbero indebolirla a tal punto da ucciderla.
Sono piante originarie di paesi dove difficilmente si va sotto lo zero, e quando capita, è soltanto per poche notti di seguito. Le temperature ideali di riposo sono comprese tra i 3 ed i 10 gradi.
Si consiglia il riparo in serra fredda.

Parassiti e Malattie

I parassiti principali delle Dionee sono:

Più raramente si osservano attacchi di:


Tra gli insetticidi il più efficace è il Reldan 22, mentre per infestazioni non troppo pronunciate si può usare il Provado plus. Se si volesse usare un rimedio naturale, ottima soluzione è la Macerata di tabacco.


Come Malattie, causate da funghi, abbiamo:

Il rimedio contro tutti i funghi della parte aerea (tutti i sopracitati tranne il Phytium) è il Proclaim combi, mentre per le patologie dell'apparato radicale (causate dal Phytium) va usato il Previcur.

Riproduzione

Esistono tre metodi principali per poter generare nuove piante di Dionaea e sono:

  • 1- Da seme: per ottenere i semi di questa pianta occorre impollinare il fiore.

I semi sono pronti in tarda estate-inizi autunno e possono essere seminati subito. Le plantule appena nate andranno riparate dalle intemperie durante l'inverno.

  • 2- Da talea: che può essere da foglia o da stelo floreale,e consiste nel separare una foglia (o fiore) dalla pianta e interrarla con dello sfagno vivo. Una volta interrata ha bisogno di molta luce e non di sole diretto.
  • 3- Tramite la divisione del rizoma che avviene spontaneamente nei periodi di ripresa vegetativi ( febbraio-marzo ).

Travaso

Il travaso và effettuato se: alzando il vaso ci si accorge di un odore nauseante come puzza di uovo marcio (indice di marcescenza della torba) o quando la pianta necessita di un vaso più grande. Il rinvaso è consigliato con l’inizio della Primavera. E' utile seguire questo tutorial sulla Divisione e rinvaso di una Dionaea

Cose da non fare

  • Non riporre in casa la Dionea durante l'inverno: deve entrare in riposo vegetativo, restando a temperature non più alte di 10 gradi.
  • Non dare assolutamente del cibo che non si muova(altrimenti la dionea, pur chiudendo la trappola, la riaprirà dopo qualche ora), ma esclusivamente piccoli invertebrati vivi e magri, come formiche, vespe,ragni,mosche. Evitare inoltre animaletti panciuti e grassi come vermi, larve, farfalle, perchè possono far marcire la trappola.
  • Evitare di dare del concime.Potrebbe ucciderla! Difatti le radici della Dionea, nei millenni di evoluzione si sono abituate a terreni poveri di azoto (ecco perchè la Dionea è diventata carnivora, per prendere il nutrimento dagli insetti visto che scarseggia nel terreno), hanno perso la funzione di assorbimento dell'azoto (principale microelemento dei comuni concimi), che quindi rimarrebbe in eccesso nel terreno, divenendo tossico


Voci correlate


  • Autore: Antonella "Morghana" Gorga
  • Fonte IMG: Utenti CPI