Differenze tra le versioni di "Cephalotus follicularis"

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(Voci correlate)
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|famiglia=  Cephalotacee
 
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|distr=  Albany - Augusta - Cape Riche (AUSTRALIA)
 
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|trap=  Ad ascidio
 
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== Tassonomia ==
 
== Tassonomia ==
  
Il Chephalotus è una pianta insolita e di difficile collocazione fra le varie famiglie di piante .
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Tra le diverse specie, il Cephalotus è una pianta di difficile collocazione. I botanici sono arrivati alla conclusione che esso dev'essere classificato secondo il seguente schema:
Gli interessati al settore (i botanici) sono arrivati alla conclusione che questa pianta è:
 
  
* CLASSE: Magnoliatae
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•CLASSE: Magnoliopsida
* ORDINE: Rosales
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•ORDINE: Rosales
* FAMIGLIA: Cephalotaceae
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•FAMIGLIA: Cephalotaceae
* GENERE: Cephalotus follicolaris
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•GENERE: ''Cephalotus''
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•SPECIE: ''C. follicolaris''
  
Studiando la distribuzione dell'ordine Rosales si è arrivati alla conclusione che la sua prima origine sia in Africa, dove dopo lo spostamento dei vari continenti questa pianta  si è sviluppata in modo autonomo arrivando ai giorni come noi la conosciamo.
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Studiando la distribuzione dell'ordine Rosales, si è arrivati alla conclusione che la prima origine della pianta sia stata in Africa. La frattura dei continenti e il loro spostamento ha isolato in seguito il Cephalotus e ne ha favorito nel tempo uno sviluppo autonomo, sino ad arrivare ai giorni nostri proprio come noi lo conosciamo. Nonostante il genere sia monospecifico, la specie presenta variabilità. Ad esempio il C. "Giant", il quale produce, una volta adulto, ascidi fino a 8 cm di grandezza , o esemplari che, esposti al sole, invece di colorarsi vivacemente,  mantengono un tono verde brillante.
Nonostante ci sia una sola specie di Cephalotus, sembra ci siano alcune varianti nei vari cloni, ad esempio il "Giant" che produce una volta adulto bocche fino a 8 cm di grandezza , o esemplari che rimangono verdi nonostante li si espongano al Sole.
 
  
 
== Habitat ==  
 
== Habitat ==  
  
Vive nelle zone costiere dell'Australia sudoccidentale, in particolare lo si può trovare nella fascia costiera lunga 400 km compresa tra Yallingup e il Parco Nazionale di Waychinicup fino a Cheyne Beach; con una grossa presenza a partire da Angusta proseguendo verso est. In quelle zone c'è un clima di tipo mediterraneo, con minime che non scendono mai al di sotto dei 5° o 7° e massime che non superano i 25, e con una forte escursione termica tra giorno e notte (tendenzialmente di circa 10°).Purtroppo sono zone accerchiate dall'espansione dell'agricultura e inoltre il commercio internazionale ha costretto la CITES a metterlo nella II appendice, da cui è stata rimossa da poco grazie alla disponibilità di esemplari coltivati. In coltivazione si possono trovare cloni provenienti da Walpole, Albany e Denmark
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Vive nell'Australia sud-occidentale, in particolare lo si può trovare lungo la fascia costiera, che si estende per 400 km, compresa tra Yallingup e il Parco Nazionale di Waychinicup, fino a Cheyne Beach. Le zone suddette presentano un clima di tipo mediterraneo: le minime non scendono al di sotto dei 5° o 7° e le massime non superano i 25°. Forte è l'escursione termica tra giorno e notte, tendenzialmente di circa 10°. L'espansione delle zone dedicate all'agricoltura e il commercio internazionale di piante prelevate in natura, minacciano questa specie, tanto che la CITES era stata costretta a inserire la pianta nella II appendice. Ultimamente vi è stata rimossa, ma solo grazie alla disponibilità di esemplari coltivati, provenienti dalle regioni di Walpole, Albany e Denmark.
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Temperature e Precipitazioni delle zone dove vive il Cephalotus:
 
Temperature e Precipitazioni delle zone dove vive il Cephalotus:
  
* GENNAIO -> min: 15° max: 25° mm di pioggia: 25
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*GENNAIO -> min: 15° max: 25° mm di pioggia: 25
* FEBBRAIO -> min: 14° max: 25° mm di pioggia: 20
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*FEBBRAIO -> min: 14° max: 25° mm di pioggia: 20
* MARZO -> min: 13° max: 24° mm di pioggia: 30
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*MARZO -> min: 13° max: 24° mm di pioggia: 30
* APRILE -> min: 12° max: 22° mm di pioggia: 50
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*APRILE -> min: 12° max: 22° mm di pioggia: 50
* MAGGIO -> min: 10° max: 19° mm di pioggia: 90
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*MAGGIO -> min: 10° max: 19° mm di pioggia: 90
* GIUGNO -> min: 8° max: 17° mm di pioggia: 100
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*GIUGNO -> min: 8° max: 17° mm di pioggia: 100
* LUGLIO -> min: 6° max: 16° mm di pioggia: 120
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*LUGLIO -> min: 6° max: 16° mm di pioggia: 120
* AGOSTO -> min: 6° max: 16° mm di pioggia: 110
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*AGOSTO -> min: 6° max: 16° mm di pioggia: 110
* SETTEMBRE -> min: 8° max: 17° mm di pioggia: 90
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*SETTEMBRE -> min: 8° max: 17° mm di pioggia: 90
* OTTOBRE -> min: 9° max: 19° mm di pioggia: 80
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*OTTOBRE -> min: 9° max: 19° mm di pioggia: 80
* NOVEMBRE -> min: 12° max: 21° mm di pioggia: 50
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*NOVEMBRE -> min: 12° max: 21° mm di pioggia: 50
* DICEMBRE -> min: 13° max: 23° mm di pioggia: 20
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*DICEMBRE -> min: 13° max: 23° mm di pioggia: 20
  
  
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==Descrizione==
  
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===Foglie===
  
== Descrizione ==
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In natura, durante la Primavera, la pianta produce foglie dalla forma ovale e piatta. Il motivo è spiegato dal fatto che in questo periodo gli insetti di cui il C. si ciba sono scarsi ed si rende necessario trarre energia unicamente dalla fotosintesi. Il loro ciclo vitale è di un anno e solitamente hanno una grandezza media di 3 cm, solo sporadicamente possono raggiungere gli 8 cm. Non è raro vedere la pianta produrre foglie deformi, che in qualche misura richiamino le proprie trappole.
Il cephalotus è una sempreverde perenne. Ha una crescita lenta, soffre l'umidità eccessiva e ha bisogno di essere innaffiato con attenzione cercando di non lasciare troppo bagnato il substrato .
 
  
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[[image:Cephalotus foglia.jpg|300px]]
  
=== Radici ===
 
Il Chephalotus ha radici spesse e parecchio ramificate. La radice su un esemplare giovane parte come singola radice per poi col tempo da questa unica radice partono tante altre radici simili a capelli , quindi molto piccole e solo dopo tempo diventano più robuste , una volta che le radici occasionalmente sbuchino in superficie ,la pianta produce foglie e trappole dalle radice fuori uscita dal terreno permettendole di creare un suo clone. La radice principale con il passare del tempo diventa piuttosto spessa e nodosa , quasi legnosa.
 
 
[[image:Radici_cephalotus.jpg|300px]]
 
 
 
=== Foglie ===
 
In natura ,in primavera la pianta produce delle vere e proprie foglie di solito dalla forma ovale piatta e di un verde brillate lucido,e queste foglie solitamente hanno una durata approssimativa di un anno , hanno solitamente una grandezza media di circa 3 cm , ma può capitare sporadicamente di vedere foglie più grandi fino ad una grandezza pari a 8 cm .
 
Le foglie vengono prodotte dalla pianta in primavera , appunto perchè in primavera ci sono pochi insetti di cui si nutre in circolazione e quindi ha bisogno di sostenersi facendo la fotosintesi .
 
I botanici ritengono che le foglie prodotte non sono altro che delle trappole modificate per fare esclusivamente la fotosintesi , questo sarebbe sostenuto dal fatto che molte volte la pianta produce delle foglie con deformità , tipo foglie a forma di tazza o con sporgenze appuntite che richiamano nella forma , o in alcune parti le sue trappole.
 
 
[[image:Cephalotus foglia.jpg|300px]]
 
  
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===Trappole===
  
=== Trappole ===
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Appena dopo la formazione delle foglie, il C. inizia a produrre trappole. Esse si formano all'attaccatura della pianta, posta sulla parte posteriore. La dimensione media è sui 3 cm.
Appena dopo la formazione delle foglie si ha la produzione di vere e proprie trappole. Le sue trappole hanno l'attaccatura alla pianta posta sul posteriore e non sotto come accade per le Nepenthes. Solitamente le trappole che si stanno sviluppando strisciano sul terreno fino a superare le sue foglie per poi crescere e diventare mature aprendo l'opercolo sopra alla trappola, non appena aperta la trappola al suo interno ha una minima quantità di liquido "digestivo" e sono già capaci di poter intrappolare la preda.
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Nella parte anteriore gli ascidi presentano una sporgenza lineare ricca di peli, che ha il compito di guidare gli insetti fino al bordo della trappola, dove si trova il nettare. Il peristoma ha una superficie lucida, liscia e ornata di spine rivolte verso l'interno, atti a impedire agli insetti l'uscita. Le prede annegano nel liquido digestivo; il compito di assimilarli è riservato a una ghiandola all'interno dell'ascidio, situata nella parte inferiore laterale.
Le dimensioni della trappola possono variare dai 4mm ai 6 cm ma più solitamente si trovano sui 3 cm, assomiglia vagamente ad un guantone da box con sul davanti una sporgenza lineare e pelosa che ha il compito di consentire il passaggio agli insetti per giungere sul bordo della trappola dove si trova il nettare e ha una superficie lucida, liscia e ornata di simil-denti rivolti verso l'interno e il basso della trappola impedendo la fuori uscita all'insetto ormai caduto al suo interno.
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L'opercolo, peloso e ricoperto di ghiandole nettarifere, è dotato di fenestrature bianche. Al contrario di quanto accade per la Darlingtonia Californica e la Sarracenia Minor, dove le zone trasparenti servono a confondere l'insetto, nel C. sembra invece avere il compito di illuminare il liquido presente suo bordo, in modo da risultare agli insetti più invitate. L'opercolo è in grado di aprirsi o chiudersi all'occorrenza: ad esempio, in un periodo di carenza idrica o scarsa umidità ambientale, tenderà a chiudersi per mantenere a livelli ottimali il liquido digestivo interno all'ascidio.
La preda annega molto rapidamente nel liquido che c'è al suo interno , e assimilata da una ghiandola che è posta dentro l'ascidio nella parte laterale inferiore della trappola.  
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Posta in ombra, la pianta avrà trappole tendenti al verde, mentre col sole assumeranno una colorazione rossastra. Il loro ciclo vitale si aggira attorno a un anno.
Il coperchio della trappola (opercolo) è peloso coperto di ghiandole nettarifere e con finestrature bianche , che al contrario di quello che avviene nella Darlingtonia Californica e nella sarracenia Minor non servono a confondere l'insetto per farla sembrare una via di uscita , ma parrebbe avere il compito di illuminare il liquido sul suo bordo , per renderlo interessante agli insetti. L'opercolo ha anche il compito di chiudersi o d'aprirsi per poter mantenere il liquido digestivo e non perderlo in mancanza di acqua o umidità. Quando è posto in ombra il Cephalotus rimane verde mentre quando prende sole , assume una colorazione rossastra. Il loro ciclo vitale può aggirarsi a circa un anno di vita anche se dopo l'estate incominciano a diminuire la produzione di nettare e a chiudere un pò l'opercolo.
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In natura la pianta si ciba di insetti striscianti, principalmente formiche.
  
  
 
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Saltuariamente vengono prodotte delle foglie "ibride", dalla forma intermedia tra ascidio e foglia.
 
Saltuariamente vengono prodotte delle foglie "ibride", dalla forma intermedia tra ascidio e foglia.
  
== Fiore ==
 
  
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===Radici===
  
Quando adulato il Cephalotus produce i fiori nel periodo estivo, con un gambo molto alto rispetto alla pianta , circa 60cm e anche oltre. Ci sono due motivi perchè è così alto , uno è per via del fatto che essendo alto e ben visibile dalla vegetazione circostante , e quindi è più visibile agli insetti impollinatori , e secondo motivo , i suoi semi sono pelosi e leggerissimi, e quindi vengono dispersi dal vento , cosa che non accadrebbe con fiori troppo bassi.
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Il Chephalotus ha radici spesse e parecchio ramificate. La radice su un esemplare giovane parte come singola radice per poi col tempo da questa unica radice partono tante altre radici simili a capelli , quindi molto piccole e solo dopo tempo diventano più robuste , una volta che le radici occasionalmente sbuchino in superficie ,la pianta produce foglie e trappole dalle radice fuori uscita dal terreno permettendole di creare un suo clone. La radice principale con il passare del tempo diventa piuttosto spessa e nodosa , quasi legnosa.
In natura la fioritura avviene normalmente tutti gli anni, ma in coltivazione bisogna fare molta attenzione, in quanto, se l'anno precedente la pianta non ha assunto abbastanza sostanze nutritive, la fioritura potrebbe risultare debilitante se non addirittura letale.
 
Lo stelo può essere costellato di 5-10 fiori, dai quali è possibile ottenere semi anche tramite autoimpollinazione (solitamente ogni [[ovario]] produce 1 seme, quindi dai 6 ai 10 semi per fiore).
 
  
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[[image:Radici_cephalotus.jpg|300px]]
|[[File:DSCF3761.JPG|300px|thumb|left|Fiore di cephalotus]]
 
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== Periodo di riposo ==
 
  
Novembre-Febbraio , durante questo periodo essenziale per la pianta (ma è anche possibile farglielo saltare stando molto attenti alle reazioni della pianta), bisogna ridurre moltissimo l'apporto idrico togliendo il sottovaso . Nonostante il Cephalotus sopporti brevi gelate, è consigliabile far si che la pianta non rimanga sotto la neve (o ghiaccio) per più di qualche giorno, cercando di mantenere delle temperature superiori ai 3° (una serra fredda è l'ideale).
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===Fiore===
  
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Una volta adulto, il C. produce fiori nel periodo primaverile-estivo. Il gambo, che può perfino superare i 60 cm, risulta essere molto alto rispetto alla pianta e quindi ben visibile agli insetti impollinatori; inoltre i semi, leggerissimi e ricoperti di una fitta peluria, vengono più facilmente dispersi dal vento.
  
== Coltivazione ==
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In natura la fenomeno avviene normalmente tutti gli anni, tuttavia in coltivazione è necessario prestare  attenzione. Infatti, se l'anno precedente il nostro C. non ha assunto abbastanza sostanze nutritive, la fioritura potrebbe rivelarsi un evento molto debilitate, se non addirittura letale.
E' una pianta che sopporta poco i rinvasi, il consiglio è di adoperare un vaso sempre molto ampio e alto rispetto alla pianta , dato che le radici crescono in natura molto in profondità ,le dimensioni minime anche se si possono adoperare altri vasi , sono di 18 cm e almeno 20 in altezza.
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Lo stelo porta dai 5 ai 10 fiori, che è possibile auto-impollinare.  
Più è grande il vaso più non ci saranno sbalzi repentini ed eccessivi di temperature nel terreno.
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Ogni [[ovario]] produce 1 seme, quindi avremo dai 6 ai 10 semi per fiore.
Quando si rinvasa , dato che è una pianta "diffidente" dei nuovi substrati , si può lasciare in parte la pianta dentro il compost vecchio favorendo l'adattamento delle radici e non stressandola troppo , con lavaggi delle radici e altro. Un altro consiglio è quello di prendere la pianta appena rinvasata e bagnarla abbondantemente da sopra , e poi metterla a bagno a metà vaso fino a quando non riesce più ad assorbire acqua , una volta tirata fuori dalla bacinella cercare di mantenere una temperatura di 20 gradi circa e una umidità dal 50% al 75% ombreggiandolo e riparandolo dai raggi solari fino a quando non la si vede incominciare a buttare fuori altre foglie o trappole , segno che la pianta si è adattata ed è in ripresa. E' possibile che nel travaso la pianta patisca un pò e che possa perdere alcune foglie e trappole , ma fino a quando le radici sono apposto , la pianta si riprenderà , ovviamente bisogna sempre pulire con cura togliendo le parti secche , per evitare di favorire la formazione di muffe  .
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=== Temperature ed umidità ===
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|[[File:DSCF3761.JPG|300px]]
 
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Il clima in cui vive è mesomediterraneo , cioè caratterizzato da piogge concentrate per lo più nel periodo invernale (una media di 150mm al mese)ove le temperature scendono molto di rado sotto gli zero gradi, e con lunghi periodi di siccità in estate (una media di 25mm al mese) ove le temperature non superano quasi mai i 25 gradi. In media si ha una umidità variabile del 75% al 50% provocata da nebbia e rugiada che sono favorite dalla presenza della vicinanza del mare.
 
 
 
 
 
=== Prede ===
 
 
 
In natura si nutre di insetti striscianti dato che le sue trappole sono poste a terra , e principalmente di formiche .
 
  
  
=== Acqua ===
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==Coltivazione==
  
Dobbiamo tenere conto che il Cephalotus proviene da una zona costiera, e con i valori delle precipitazioni sopra riportati, si può notare che ha praticamente sempre un substrato umido se non fradicio. Tuttavia bisogna fare molta attenzione al fatto che le piante in coltivazione si comportano in modo molto diverso che in natura.
+
===Rinvaso===
Siamo di fronte a una pianta molto abitudinaria, che si adatta a diverse condizioni idriche (nonchè di coltura): c'è chi lo coltiva con successo con sempre 2-4 cm d'acqua nel sottovaso, chi lo innaffia dall'alto tenendolo senza sottovaso, e chi lo tiene con l'acqua a mezzo vaso.
 
A grandi linee queste sono le indicazioni di base: durante il periodo estivo, con esposizione in pieno sole, tranne che nelle ore centrali, tenere l'acqua a 1/4 di vaso, e rabboccare soltanto quando finisce. Nel periodo invernale invece, tenere umido con innaffiature dall'alto senza sottovaso. Attenzione che mantenere l'umidità del substrato in inverno è molto più semplice che in estate, quindi non bisogna esagerare, in modo da scongiurare attacchi di [[Phytium]]
 
  
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Il C. non ama i rinvasi. E' consigliato adoperare contenitori sempre molto ampi e alti, ma comunque proporzionati alle dimensioni della pianta pianta.
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Essendo una specie "diffidente", possiamo lasciare il C. dentro parte del vecchio composto, favorendo l'adattamento radicale. Eliminate le parti secche e alloggiata nella nuova sistemazione, è consigliato bagnare abbondantemente dall'alto la pianta appena rinvasata e, in seguito, porre il vaso per metà a bagno in acqua osmotica fino a quando il terreno, saturo, non riuscirà più ad assorbirne. Al termine di queste operazioni, cerchiamo di mantenere una temperatura sui 20°C circa e un'umidità dal 50% al 75%, in posizione ombreggiata. La produzione di nuove foglie o trappole saranno la conferma che il Cephalotus è in ripresa.
  
=== Substrato ===
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===Temperature ed umidità===
  
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In natura il C. si è adattato a vivere in un clima mesomediterraneo, ovvero caratterizzato da piogge concentrate per lo più nel periodo invernale, con una media di 150mm al mese e con temperature che raramente scendono sotto gli 0°C. Non sono rari in estate lunghi periodi di siccità; le temperature non superano quasi mai i 25°C. L'umidità, favorita dalla vicinanza del mare, varia dal 75% al 50%.
  
Per quanto riguarda il substrato che richiede il Cephalotus ci sono varie metodologie di coltura, in quanto sotto questo punto di vista questa pianta è molto tollerante. Il terreno delle zone da dove proviene è composto da torba di sfagno, sabbia e frammenti vegetali.
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===Acqua===
Ultimamente sono state anche riportate foto di esemplari nati e cresciuti a età adulta in terreni del tutto sabbiosi.
 
In coltivazione si può coltivare sia in puro sfagno, sia in pura torba, purchè le condizioni idriche, di umidità e soprattutto di acidità del substrato vengano rispettate, sia nella classica mistura di [[Torba|torba]] e [[Perlite|perlite]] (o [[sabbia di quarzo]]).
 
  
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Il C. proviene da una zona costiera e, dai valori sopra riportati, si può notare come abbia pressoché un substrato costantemente umido. Tuttavia in coltivazione le piante si comportano in maniera differente. Infatti siamo di fronte a una specie molto abitudinaria, che si adatta a diverse condizioni di coltivazione. In linea generale, durante il periodo estivo, con esposizione in pieno sole, tenere l'acqua a 1/4 di vaso, rabboccandola soltanto quando finisce. Nel periodo invernale, invece, tenere umido con annaffiature dall'alto senza sottovaso.
  
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===Substrato===
  
== Riproduzione ==
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Riguardo il substrato da adottare, la scelta ricade su un mix di torba e perlite in percentuale 60/40, oppure un mix di torba e sabbia di fiume in simili proporzioni, oppure ancora sfagno puro. In ogni caso il C. è una specie piuttosto tollerante, che in natura cresce in composti da torbosi a sabbiosi.
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Sull’utilizzo dello sfagno vivo in superficie vi sono pareri discordanti, a ciascun coltivatore la scelta di utilizzarlo oppure no.
  
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===Riproduzione===
  
 
*da seme
 
*da seme
*da [[talea]] (foglia, ascidio, radice)
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*da talea (foglia, ascidio, [http://www.cpitalia.net/wiki/index.php?title=Talea_da_stelo_floreale_-_Cephalotus stelo floreale], radice)
 
*da divisione
 
*da divisione
  
La riproduzione da seme non è molto diffusa tra i coltivatori, fondamentalmente perchè i semi anno una emivita breve, e le plantule impiegano anni (un minimo di 3) a raggiungere l'età adulta nella quale possono fiorire.
+
La riproduzione da seme non è molto diffusa tra i coltivatori, fondamentalmente perché i semi hanno una vita breve e le plantule impiegano minimo 3 anni per raggiungere l'età adulta.
 
+
La  talea fogliare invece nel giro di un paio di mesi vi porterà già a vedere le prime foglie o ascidi. Stesso dicasi per la talea da stelo floreale.
Il metodo di riproduzione per eccellenza, è tramite [[Talea da foglia-Cephalotus|talea fogliare]], che nel giro di un paio di mesi vi porterà già a vedere le prime foglie/ascidi.
 
 
 
== Rinvaso ==
 
I cephalotus hanno un sistema radicale molto sensibile e odiano i travasi , che vanno effettuati solo se il vaso è troppo piccolo o in caso di marcescenza del substrato e/o malattie dell'apparato radicale.
 
E' una operazione che va fatta con molta delicatezza: nel caso il vecchio substrato sia ancora buono, lo si può lasciare attorno alle radici e trasferire tutta la zolla nel nuovo vaso, aggiungendo nuovo substrato intorno.
 
Nel caso il substrato sia marcio, la torba va lavata con molta delicatezza dalle radici, pena il deperimento della pianta (che impiegherà mesi per riprendersi)
 
Il substrato deve essere composto da torba perlite 60/40 , con in superficie uno strato di sfagno vegetante.
 
  
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===Periodo di riposo===
  
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Da Novembre a Febbraio è necessario ridurre l'apporto idrico. Nonostante il C. sopporti brevi gelate, è consigliata la collocazione in serra fredda, cercando di mantenere le temperature superiori ai 3°.
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Il riposo vegetativo risulta importante per mantenere in salute gli esemplari adulti; le piante giovani, invece, non risentono di un mancato riposo.
  
== Malattie ==
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===Malattie===
  
 
*[[Botrite]]
 
*[[Botrite]]
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*[[Oidio]]
 
*[[Oidio]]
  
Il problema più grande per i Cephalotus sono gli attacchi fungini e di muffe, che possono uccidere la pianta in pochissimo tempo se non presi in tempo.
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Il problema più grande per i Cephalotus sono gli attacchi fungini e le muffe che, se non presi in tempo, possono rapidamente uccidere la pianta.
La Botrite (muffa grigia) colpisce se il livello di illuminazione è troppo basso, in combinazione con aria fredda e stagnante (ecco perchè sopra si diceva che l'areazione è molto importante). Un rimedio istantaneo può essere fornito dall'aumento della circolazione dell'aria e di luce sulla pianta,
+
 
Il Pythium è causa di morte improvvisa per il Cephalotus, è identificabile dalle foglie e dagli ascidi che appaiono avvizziti. Se preso troppo tardi l'unico modo per salvare la pianta è di prelevare le radici e le foglie ancora sane e fare delle talee appoggiandole semplicemente su dello sfagno vivo.
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La Botrite, o muffa grigia, colpisce quando il livello d'illuminazione è troppo basso, in combinazione con aria fredda e stagnante. Un rimedio istantaneo può essere fornito dall'aumento sia di luce, sia di circolazione dell'aria.
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Il Pythium può essere causa di morte improvvisa. E' identificabile dalle foglie e dagli ascidi che appaiono avvizziti. Se preso troppo tardi l'unico modo per salvare la pianta è prelevare le radici e le foglie ancora sane e fare talee, poggiandole semplicemente su sfagno vivo.
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Un ottimo metodo preventivo può essere dato dal Trichoderma. Il suo utilizzo rende possibile la coltura del Cephalotus in ambienti molto più umidi del solito.
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L’Oidio, detto anche mal bianco, è il flagello dei Cephalotus. Si sviluppa in condizioni di eccessivo caldo-umido e si presenta come una patina polverosa bianca sulle foglie. E’ possibile debellarlo con trattamenti regolari a base di zolfo.
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Un ottimo metodo di prevenzione può essere dato dal [[Trichoderma]].
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==Voci correlate==
Il suo utilizzo rende possibile la coltura del Cephalotus in ambienti molto più umidi
 
  
== Voci correlate ==
 
 
*[[Talea da foglia-Cephalotus]]
 
*[[Talea da foglia-Cephalotus]]
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*[[Talea da stelo floreale-Cephalotus]]
 
*[[Cloni e Cultivar di Cephalotus]]
 
*[[Cloni e Cultivar di Cephalotus]]
 
*[[Terrario]]
 
*[[Terrario]]

Versione delle 09:21, 31 mag 2012

Cephalotus Follicularis.
Fonte:Andycpuk
Nome scientifico: Cephalotus Follicularis
Nome comune: Cephalotus
Famiglia: Cephalotacee
Distribuzione: Albany - Augusta - Cape Riche (AUSTRALIA)
Habitat: zone costiere da sabbiose a torbose
Tipo di trappola: Ad ascidio



Tassonomia

Tra le diverse specie, il Cephalotus è una pianta di difficile collocazione. I botanici sono arrivati alla conclusione che esso dev'essere classificato secondo il seguente schema:

•CLASSE: Magnoliopsida •ORDINE: Rosales •FAMIGLIA: Cephalotaceae •GENERE: Cephalotus •SPECIE: C. follicolaris

Studiando la distribuzione dell'ordine Rosales, si è arrivati alla conclusione che la prima origine della pianta sia stata in Africa. La frattura dei continenti e il loro spostamento ha isolato in seguito il Cephalotus e ne ha favorito nel tempo uno sviluppo autonomo, sino ad arrivare ai giorni nostri proprio come noi lo conosciamo. Nonostante il genere sia monospecifico, la specie presenta variabilità. Ad esempio il C. "Giant", il quale produce, una volta adulto, ascidi fino a 8 cm di grandezza , o esemplari che, esposti al sole, invece di colorarsi vivacemente, mantengono un tono verde brillante.

Habitat

Vive nell'Australia sud-occidentale, in particolare lo si può trovare lungo la fascia costiera, che si estende per 400 km, compresa tra Yallingup e il Parco Nazionale di Waychinicup, fino a Cheyne Beach. Le zone suddette presentano un clima di tipo mediterraneo: le minime non scendono al di sotto dei 5° o 7° e le massime non superano i 25°. Forte è l'escursione termica tra giorno e notte, tendenzialmente di circa 10°. L'espansione delle zone dedicate all'agricoltura e il commercio internazionale di piante prelevate in natura, minacciano questa specie, tanto che la CITES era stata costretta a inserire la pianta nella II appendice. Ultimamente vi è stata rimossa, ma solo grazie alla disponibilità di esemplari coltivati, provenienti dalle regioni di Walpole, Albany e Denmark.


Temperature e Precipitazioni delle zone dove vive il Cephalotus:

  • GENNAIO -> min: 15° max: 25° mm di pioggia: 25
  • FEBBRAIO -> min: 14° max: 25° mm di pioggia: 20
  • MARZO -> min: 13° max: 24° mm di pioggia: 30
  • APRILE -> min: 12° max: 22° mm di pioggia: 50
  • MAGGIO -> min: 10° max: 19° mm di pioggia: 90
  • GIUGNO -> min: 8° max: 17° mm di pioggia: 100
  • LUGLIO -> min: 6° max: 16° mm di pioggia: 120
  • AGOSTO -> min: 6° max: 16° mm di pioggia: 110
  • SETTEMBRE -> min: 8° max: 17° mm di pioggia: 90
  • OTTOBRE -> min: 9° max: 19° mm di pioggia: 80
  • NOVEMBRE -> min: 12° max: 21° mm di pioggia: 50
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Descrizione

Foglie

In natura, durante la Primavera, la pianta produce foglie dalla forma ovale e piatta. Il motivo è spiegato dal fatto che in questo periodo gli insetti di cui il C. si ciba sono scarsi ed si rende necessario trarre energia unicamente dalla fotosintesi. Il loro ciclo vitale è di un anno e solitamente hanno una grandezza media di 3 cm, solo sporadicamente possono raggiungere gli 8 cm. Non è raro vedere la pianta produrre foglie deformi, che in qualche misura richiamino le proprie trappole.

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Trappole

Appena dopo la formazione delle foglie, il C. inizia a produrre trappole. Esse si formano all'attaccatura della pianta, posta sulla parte posteriore. La dimensione media è sui 3 cm. Nella parte anteriore gli ascidi presentano una sporgenza lineare ricca di peli, che ha il compito di guidare gli insetti fino al bordo della trappola, dove si trova il nettare. Il peristoma ha una superficie lucida, liscia e ornata di spine rivolte verso l'interno, atti a impedire agli insetti l'uscita. Le prede annegano nel liquido digestivo; il compito di assimilarli è riservato a una ghiandola all'interno dell'ascidio, situata nella parte inferiore laterale. L'opercolo, peloso e ricoperto di ghiandole nettarifere, è dotato di fenestrature bianche. Al contrario di quanto accade per la Darlingtonia Californica e la Sarracenia Minor, dove le zone trasparenti servono a confondere l'insetto, nel C. sembra invece avere il compito di illuminare il liquido presente suo bordo, in modo da risultare agli insetti più invitate. L'opercolo è in grado di aprirsi o chiudersi all'occorrenza: ad esempio, in un periodo di carenza idrica o scarsa umidità ambientale, tenderà a chiudersi per mantenere a livelli ottimali il liquido digestivo interno all'ascidio. Posta in ombra, la pianta avrà trappole tendenti al verde, mentre col sole assumeranno una colorazione rossastra. Il loro ciclo vitale si aggira attorno a un anno. In natura la pianta si ciba di insetti striscianti, principalmente formiche.


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Saltuariamente vengono prodotte delle foglie "ibride", dalla forma intermedia tra ascidio e foglia.


Radici

Il Chephalotus ha radici spesse e parecchio ramificate. La radice su un esemplare giovane parte come singola radice per poi col tempo da questa unica radice partono tante altre radici simili a capelli , quindi molto piccole e solo dopo tempo diventano più robuste , una volta che le radici occasionalmente sbuchino in superficie ,la pianta produce foglie e trappole dalle radice fuori uscita dal terreno permettendole di creare un suo clone. La radice principale con il passare del tempo diventa piuttosto spessa e nodosa , quasi legnosa.

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Fiore

Una volta adulto, il C. produce fiori nel periodo primaverile-estivo. Il gambo, che può perfino superare i 60 cm, risulta essere molto alto rispetto alla pianta e quindi ben visibile agli insetti impollinatori; inoltre i semi, leggerissimi e ricoperti di una fitta peluria, vengono più facilmente dispersi dal vento.

In natura la fenomeno avviene normalmente tutti gli anni, tuttavia in coltivazione è necessario prestare attenzione. Infatti, se l'anno precedente il nostro C. non ha assunto abbastanza sostanze nutritive, la fioritura potrebbe rivelarsi un evento molto debilitate, se non addirittura letale. Lo stelo porta dai 5 ai 10 fiori, che è possibile auto-impollinare. Ogni ovario produce 1 seme, quindi avremo dai 6 ai 10 semi per fiore. .

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Coltivazione

Rinvaso

Il C. non ama i rinvasi. E' consigliato adoperare contenitori sempre molto ampi e alti, ma comunque proporzionati alle dimensioni della pianta pianta. Essendo una specie "diffidente", possiamo lasciare il C. dentro parte del vecchio composto, favorendo l'adattamento radicale. Eliminate le parti secche e alloggiata nella nuova sistemazione, è consigliato bagnare abbondantemente dall'alto la pianta appena rinvasata e, in seguito, porre il vaso per metà a bagno in acqua osmotica fino a quando il terreno, saturo, non riuscirà più ad assorbirne. Al termine di queste operazioni, cerchiamo di mantenere una temperatura sui 20°C circa e un'umidità dal 50% al 75%, in posizione ombreggiata. La produzione di nuove foglie o trappole saranno la conferma che il Cephalotus è in ripresa.

Temperature ed umidità

In natura il C. si è adattato a vivere in un clima mesomediterraneo, ovvero caratterizzato da piogge concentrate per lo più nel periodo invernale, con una media di 150mm al mese e con temperature che raramente scendono sotto gli 0°C. Non sono rari in estate lunghi periodi di siccità; le temperature non superano quasi mai i 25°C. L'umidità, favorita dalla vicinanza del mare, varia dal 75% al 50%.

Acqua

Il C. proviene da una zona costiera e, dai valori sopra riportati, si può notare come abbia pressoché un substrato costantemente umido. Tuttavia in coltivazione le piante si comportano in maniera differente. Infatti siamo di fronte a una specie molto abitudinaria, che si adatta a diverse condizioni di coltivazione. In linea generale, durante il periodo estivo, con esposizione in pieno sole, tenere l'acqua a 1/4 di vaso, rabboccandola soltanto quando finisce. Nel periodo invernale, invece, tenere umido con annaffiature dall'alto senza sottovaso.

Substrato

Riguardo il substrato da adottare, la scelta ricade su un mix di torba e perlite in percentuale 60/40, oppure un mix di torba e sabbia di fiume in simili proporzioni, oppure ancora sfagno puro. In ogni caso il C. è una specie piuttosto tollerante, che in natura cresce in composti da torbosi a sabbiosi. Sull’utilizzo dello sfagno vivo in superficie vi sono pareri discordanti, a ciascun coltivatore la scelta di utilizzarlo oppure no.

Riproduzione

  • da seme
  • da talea (foglia, ascidio, stelo floreale, radice)
  • da divisione

La riproduzione da seme non è molto diffusa tra i coltivatori, fondamentalmente perché i semi hanno una vita breve e le plantule impiegano minimo 3 anni per raggiungere l'età adulta. La talea fogliare invece nel giro di un paio di mesi vi porterà già a vedere le prime foglie o ascidi. Stesso dicasi per la talea da stelo floreale.

Periodo di riposo

Da Novembre a Febbraio è necessario ridurre l'apporto idrico. Nonostante il C. sopporti brevi gelate, è consigliata la collocazione in serra fredda, cercando di mantenere le temperature superiori ai 3°. Il riposo vegetativo risulta importante per mantenere in salute gli esemplari adulti; le piante giovani, invece, non risentono di un mancato riposo.

Malattie

Il problema più grande per i Cephalotus sono gli attacchi fungini e le muffe che, se non presi in tempo, possono rapidamente uccidere la pianta.

La Botrite, o muffa grigia, colpisce quando il livello d'illuminazione è troppo basso, in combinazione con aria fredda e stagnante. Un rimedio istantaneo può essere fornito dall'aumento sia di luce, sia di circolazione dell'aria.

Il Pythium può essere causa di morte improvvisa. E' identificabile dalle foglie e dagli ascidi che appaiono avvizziti. Se preso troppo tardi l'unico modo per salvare la pianta è prelevare le radici e le foglie ancora sane e fare talee, poggiandole semplicemente su sfagno vivo. Un ottimo metodo preventivo può essere dato dal Trichoderma. Il suo utilizzo rende possibile la coltura del Cephalotus in ambienti molto più umidi del solito.

L’Oidio, detto anche mal bianco, è il flagello dei Cephalotus. Si sviluppa in condizioni di eccessivo caldo-umido e si presenta come una patina polverosa bianca sulle foglie. E’ possibile debellarlo con trattamenti regolari a base di zolfo.


Voci correlate


Autori: Sonia "sonia-80-pi" Ibelli - Yuri "prized" Sarzi

Fonte img: andycpuk / Antonella (Morgana) Gorga / cpphotofinder