Ragnetto rosso

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Il Tetranychus urticae (un acaro), conosciuto come ragno rosso o "ragnetto rosso" viste le dimensioni veramente esigue, è tra i più infidi dei parassiti fitofagi che possono attaccare le nostre amate piante carnivore. Esso si nutre della linfa mordendo e succhiandola dalla parte inferiore delle foglie,è quasi invisibile ad occhio nudo (misura all'incirca mezzo millimetro) e ci si accorge di lui solo quando ha provocato danni.


ATTENZIONE: il ragnetto rosso NON è quel ragnetto microscopico (di colore rosso vermiglio) che spesso capita di vedere in colonie enormi sui davanzali in travertino delle finestre e che lascia quella tipiche macchiettine arancioni sui vestiti e sulle mani se accidentalmente schiacciati!



Sintomi

I sintomi che ci avvertono dell’attacco sono: intense depigmentazioni e bronzature sulle pagine fogliari, che causano sulle foglie stesse dei disseccamenti con cadute precoci, accompagnata da microscopiche ragnatele che avvolgono la pianta e che diventano visibili bagnando la chioma e mettendo la pianta controluce. Spesso, le foglie infestate si staccano dal picciolo e rimangono sospese, quello è il segnale della presenza di ragnatele e di conseguenza del ragno.

danni provocati dal ragnetto rosso su una Dionaea muscipula, foto di Vevina
danni provocati dal ragnetto rosso su una Dionaea muscipula, foto di Vevina
danni provocati dal ragnetto rosso su una Nepenthes, foto di Vevina


PREVENZIONE E DIFESA

Il ragnetto rosso odia l'umidità e l'acqua in generale, muore insomma anche semplicemente immergendo la pianta con tuto il vaso in una bacinella d'acqua (metodo attuabile solo con piante che amano l'acqua, mai farlo con cephalotus, nepenthes, heliamphore) si riescono ad uccidere. Il vero problema sono le uova, insensibili all'acqua, e deposte quasi quotidianamente dai ragnetti rossi.

Può esser combattuto efficacemente con Provado Plus o con Reldan 22.

Per infestazioni di media entità si può ricorrere alla Macerata di tabacco, mentre per quelle di piccola entità si può ricorrere alla Macerata di aglio.



autore: Sonia Ibelli (sonia-80-pi)

fonte img: Veronica "Vevina" Romanello / stranepiante