Ciao a tutti da Mao!
Dopo aver terminato il collaudo del mio terrario, inserisco sul forum la descrizione dettagliata e le foto della mia creazione, dedicando il mio lavoro a coloro che come me si dilettano per passatempo ad auto costruirsi una simpatica dimora per le proprie piante carnivore!
Il sistema è stato testato e sottoposto ad un attento monitoraggio dei parametri interni in relazione a quelli dell'ambiente esterno per oltre 16 mesi, (per assistere al comportamento dello stesso durante le fasi estive e quelle invernali), tenuto chiuso, con la sola accortezza di aggiungere all'occorrenza l'acqua per l'irrigazione e quella per la nebulizzazione.
L'OBIETTIVO
l'obiettivo della costruzione del terrario si è evoluto nel corso del tempo.
Partito dalla realizzazione di una grow-box piuttosto grezza e fatta di legnetti e plexiglass (le foto si trovano in rete), cresceva la voglia di fare un terrario spaccato natura!
ma vedevo í¢â‚¬¦ e vedo tuttora, che la quasi totalità dei terrari spaccati natura e non (quelli con i vasi in evidenza appoggiati su delle griglie) alla fine non sono altro che dei contenitore a vetri che bisogna aprire ogni giorno per far si che i parametri rimangano accettabili, che l'areazione sia adeguata per evitar muffe, per innaffiare e nebulizzare lo sfagno í¢â‚¬¦ ecc ecc í¢â‚¬¦ BELLISSIMI í¢â‚¬¦ per l'amor di Dio í¢â‚¬¦ ma io volevo qualcosa di pià¹!
Volevo un terrario che accendessi con un interruttore í¢â‚¬¦ e che andasse da se í¢â‚¬¦ completamente automatizzato í¢â‚¬¦ un concentrato di elettronica í¢â‚¬¦ un terrario che avrei aperto solo per levare qualche foglia che naturalmente sarebbe seccata í¢â‚¬¦ o per spostare qualche ciuffo di sfagno invadente!
Ebbene signori, dopo un anno e qualche mese di collaudo, il mio sogno si è confermato realtà !
Vi presento il í¢â‚¬Å“TERRARIO MAOí¢â‚¬!!
[vista d'insieme]
LA STRUTTURA
La struttura è un semplice acquario da 30 Lt con vetri da 4 mm
Tutto ciò che c'era nella plafoniera è stato asportato lasciando solo la scocca.
Quest'ultima, che funge da coperchio a chiusura ermetica mediante dei fogli di plexiglass da 2 mm e con l'ausilio della ormai irrinunciabile colla a caldo, è stata trasformata in un vano stagno e isolato rispetto al vano piante, che sarebbe poi andato a contenere luci e riscaldamento. Perchà© stagno? ... perchà© come ben si sa, pi๠il terrario è piccolo e pi๠è complesso tenere a bada i parametri che schizzano qua e la in un batter d'occhio, costituendo seri pericoli per le nostre piante!
Basti pensare che in fase di sperimentazione e scocca non stagna, la temperatura nel vano piante partiva da 25í‚°C e arrivava a 55í‚°C in 15 minuti í¢â‚¬¦ immaginate le conseguenze!
Dunque, oltre al terrario vi è il vero cuore del terrario stesso, il box di comando, costituito da una scatola di pvc in origine porta oggetti, con delle belle maniglie per la chiusura della stessa. Dentro di questa si trovano tutti i congegni elettrici ed elettronici necessari al controllo del terrario stesso.
Tra essa e il terrario vi è un bel cordone di cavi í¢â‚¬¦ abbiate pazienza í¢â‚¬¦ il wireless per l'energia è ancora in fase di sperimentazione .. eh eh eh!
Sulle pareti interne sono stati applicati degli specchi, sia per una miglior distribuzione della luce sia per donare un effetto di profondità al vano piante.
[vista d'insieme con box di comando]
L'IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE
Abbastanza semplice í¢â‚¬¦ costituito da delle lampade a risparmio energetico attacco E27 da 11W, una luce fredda (6400í‚°K) due calda (3500í‚°K) una fitostimolante (25000í‚°K) í¢â‚¬¦ luce abbondante per i litri di aria del vano piante (1W/litro), ma ridotta con l'ausilio di nastratura schermante.
Per ovviare all'incredibile aumento della temperatura nella scocca stagna/vano lampade, sono stati praticati dei fori sulla parte frontale della stessa ed applicate due ventole sulla parte posteriore che aspirano l'aria calda e che partono all'accensione delle lampade. Questo provoca un accettabile aumento graduale della temperatura all'interno del vano piante di 3,5í‚°C in pi๠rispetto alla temperatura esterna. Il ciclo luce/buio è regolato da un timer meccanico e l'accensione e lo spegnimento automatico o forzato delle lampade e indipendentemente delle ventole può essere deciso mediante 3 degli 11 interruttori a levetta presenti sul box di comando.
[scocca stagna vista da sotto]
[particolare prese d'aria anteriori alla scocca/vano lampade]
[areazione forzata della scocca stagna/vano lampade]
L'IMPIANTO DI RISCALDAMENTO
All'interno del vano scocca è stato ricavato un sub-vano stagno rispetto alle lampade ma in comunicazione aperta rispetto al vano piante. All'interno di questo è stato messo un cavetto riscaldante per rettilari da 11W ed una ventola regolata al minimo della velocità (che parte all'accensione del cavetto) che aspira l'aria dal vano piante e la sputa sul cavetto. Perchà© non il contrario? í¢â‚¬¦ per evitare un getto troppo caldo sulle piante! In questo modo un flusso leggero d'aria di rimbalzo si riversa nel vano piante ben distribuito mediante dei deviatori di flusso in plexiglass. L'accensione del sistema di riscaldamento è regolata da un termostato che rileva la temperatura all'interno del vano piante mediante uno dei 3 termometri presenti nel sistema (quando la temperatura scende sotto i 23í‚°C). L'accensione del sistema, mediante due interruttori a levetta può essere accesa, spenta, impostata su í¢â‚¬Å“automaticoí¢â‚¬ e dunque essere regolata dal termostato oppure forzata.
[sub-vano impianto riscaldamento]
L'IMPIANTO DI RAFFREDDAMENTO
Un altro termostato rileva la temperatura al'interno del vano piante e attiva una potente ventola apposita per l'aspirazione che preleva l'aria calda dalla parte alta del terrario, creando un vuoto all'interno di esso. Da altri tubi a doppia í¢â‚¬Å“Sí¢â‚¬ (per evitare l'uscita di calore e umidità ) sempre posti nella parte alta del vano piante, consentono all'aria esterna di entrare, raffreddando sino ovviamente a temperatura esterna. Questo sistema si è rivelato indispensabile quest'estate quando in camera avevo 33í‚°C e dentro il terrario 37í‚°C í¢â‚¬¦ temperatura al limite della soglia di sopportabilità per alcune specie di piante come il Cephalotus.
Anche in questo caso l'accensione del sistema, mediante due interruttori a levetta può essere accesa, spenta, impostata su í¢â‚¬Å“automaticoí¢â‚¬ e dunque essere regolata dal termostato oppure forzata.
[flusso aria del sistema di raffreddamento]
L'IMPIANTO DI IRRIGAZIONE
Questo è il pi๠complesso. Un timer digitale regola l'accensione di una pompa ad immersione (quella dei presepi) che getta l'acqua prelevata da un bidone esterno (quello verdino) sottoterra sul fondo e al centro del terrario (un minuto a settimana). Sin qua nulla di complicato í¢â‚¬¦ se non fosse per un sistema di controllo di emergenza del livello dell'acqua interna al vano piante che è costituito da un sistema elettronico a porte logiche progettato da í¢â‚¬Å“Jovaí¢â‚¬ e realizzato dal sottoscritto. Un sistema a serpentina elicoidale poggia su un vano separato dal terreno ma che consente in esso l'ingresso dell'acqua. In caso di livello eccessivo, il sistema spegne la pompa. Un interruttore consente di accendere o spegnere la pompa o lasciare tutto nelle mani della programmazione del timer digitale!
[serbatoio acqua con pompa immersione impianto di irrigazione]
L'IMPIANTO DI NEBULIZZAZIONE
Un nebulizzatore (quello per fontane) è situato dentro un contenitore stagno pieno d'acqua. L'accensione comandata da un timer digitale (3 minuti ogni 2 ore a parte la notte), attiva il nebulizzatore e contemporaneamente una ventola che spingendo l'aria dentro al contenitore, crea alta pressione all'interno del contenitore stagno che ha come unico sbocco un tubo che porta la nebbia sul fondo del terrario facendola uscire í¢â‚¬Å“scenograficamenteí¢â‚¬ ai piedi delle piante. Questo sistema è stato progettato da í¢â‚¬Å“Muscipula59í¢â‚¬ e realizzato dal sottoscritto. L'accensione del sistema, mediante due interruttori a levetta può essere accesa, spenta, impostata su í¢â‚¬Å“automaticoí¢â‚¬ oppure forzata.
Il grosso vantaggio dell'impianto di nebulizzazione è che, oltre a tenere l'umidità interna sempre superiore al 90%, crea un immissione costante di aria pulita all'interno del vano piante, impedendo il crearsi di muffe.
Mai, in un anno e 4 mesi, si son verificati episodi di micosi; pertanto l'areazione si è dimostrata sufficiente.
[cavità con tubo nascosto dal quale nasce la nebbia]
[fuoriuscita nebbia in corso]
[sistema di nebulizzazione]
[effetto nebbia]
[effetto nebbia]
L'IMPIANTO DI SBRINAMENTO
Ultimo impianto non indispensabile ma utile, è l'impianto di sbrinamento. Questo ovvia all'inconveniente, se cosଠsi può chiamare, dell'appannamento del vetro anteriore che al mattino in inverno anche con una sola differenza di 3-4í‚°C tra l'esterno e l'interno del terrario, crea un vero e proprio fitto manto di goccioloni d'acqua sulla parte interna del vetro anteriore bombato. Per appunto ovviare a questo inconveniente che non mi consentiva di dare la mia pluri-quotidiana sbirciatina all'interno sino alle 17 del pomeriggio quando per il caldo la condensa evaporava, è stato piazzato un tubo pluri-forato nella parte superiore del vano piante, a contatto con la scocca stagna e coi fori rivolti verso il vetro anteriore, che, grazie ad una ventola che pesca aria da fuori e quindi pi๠fresca rispetto all'interno del terrario, funge da sbrinatore í¢â‚¬¦ un po' come quando accendiamo í¢â‚¬Å“l'ariaí¢â‚¬ in macchina per í¢â‚¬Å“spannareí¢â‚¬ il parabrezza! Il sistema è manuale, in quanto necessita di esser messo in funzione solo all'occorrenza e non sempre! í¢â‚¬¦ pertanto può essere attivato o disattivato mediante un interruttore a levetta posto sempre nel pannello del box di comando.
[particolare tubo di sbrinamento]
[effetto sbrinamento dopo circa 1 minuto di funzionamento]
IL RILEVAMENTO DI TEMPERATURA ED UMIDITA'
La semplice modifica di un termo-igrometro da camera, ha fatto si che i sensori di temperatura e umidità potessero essere posti all'interno del vano piante, sempre ad un livello poco al di sopra del terreno, in modo tale da monitorare i suddetti parametri con un colpo d'occhio senza necessariamente dover aprire il mobiletto dentro il quale è stata occultato il box di comando.
[rilevatore esterno di temperatura e umidità ]
SISTEMA DI SICUREZZA
Sul pannello frontale del box di comanda è stato posto un interruttore generale magneto-termico. Tutto il sistema può essere spento da li e questo protegge da sovraccarichi/surriscaldamenti e cortocircuiti. A breve monterò anche un salvavita í¢â‚¬¦ dato che la messa in sicurezza non è mai troppa. Sottolineo comunque che la maggior parte dei sistemi funziona con la 12 volt e che considerevoli accorgimenti sono stati adottati per tenere ben distanti corrente ed acqua í¢â‚¬¦ che come ben si sa non vanno molto d'accordo.
ACCORGIMENTI
- Per evitare che durante la fase di raffreddamento in concomitanza con una nebulizzazione, la nebbia andasse sprecata e mi inumidisse inutilmente l'ambiente esterno, è stato disposto un relè 12V che all'accensione del sistema di raffreddamento disinnesca il sistema di nebulizzazione per riattivarlo all'istante non appena il raffreddamento cessa di funzionare!
- per aumentare il ricambio d'aria giornaliero, oltre a quello già fornito indirettamente dall'impianto di nebulizzazione, lo stesso timer della nebulizzazione è stato programmato a fine giornata per immettere aria pulita per 10 minuti a fine giornata. E' stato possibile usare lo stesso timer grazie ad un relè che, a luci spente, disattiva il nebulizzatore ultrasonico facendo funzionare solo la ventola!
- per ovviare all'innalzamento della temperatura all'interno del box di comando, dovuta al calore dei 9 trasformatori di corrente (seppur non funzionanti contemporaneamente...ma alcuni accesi per tutta la fase diurna) è stata applicata fatto un foro di aerazione su uno dei lati del box di comando ed è stata applicata una ventola sul lato opposto che aspira l'aria calda! questa si accende e si spegne in sincronia con le luci (quindi si accende di giorno e si spegne di notte quando tutti i trasformatori sono spenti). Per consentire dei lavori sul retro del box, anche questa ventola è attivabile o disattivabile mediante un interruttore sul pannello frontale del box.
- quando le batterie dei termostati si scaricavano, questi rimanevano nella posizione in cui si trovavano nel momento del balckout (ossia se si scaricavano mentre il riscaldamento era acceso, questo rimaneva tale...facendo entrare in soccorso il sistema di raffreddamento,ecc)
per ovviare a tale inconveniente ho realizzato un circuito elettronico che sostituisce l'alimentazione a batterie con un regolatore di tensione variabile che è alimentato da un trasformatore 220v to 14v
- per evitare che i termostati perdessero il settaggio al mancare della corrente elettrica, ho fatto si che entri in gioco una batteria tampone nel momento del blackout.
Due led mi segnalano quando i termostati sono alimentati mediante il trasformatore e quando si sta andando a batteria (mancanza di rete o guasto del trasformatore o del circuito). Altri 3 led mi segnalano al pigiare di un pulsante la carica della batteria tampone (che ripeto alimenta i termostati solo quando manca la tensione di rete)
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un saluto a tutti e buona coltivazione da Mao!
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